Buone notizie (europee) e ambiguità italiane
L’11 Marzo scorso in occasione del Consiglio europeo straordinario su pressione franco-tedesca un riferimento alla TTF è comparso esplicitamente nelle conclusioni officiali dei lavori del vertice con l’impegno dei capi di Stato e di governo europei ad un attento e repentino esame degli impatti della tassa applicata su scala regionale. La cancelleria austriaca conferma l’ampliamento del fronte dei Paesi sostenitori della proposta, annoverando però ancora una volta l’Italia fra gli Stati membri che hanno assunto una posizione di aperto scetticismo. Anche se non stupisce, la notizia lascia particolarmente perplessi, se si pensa che il Ministro Tremonti si è più volte scagliato (non ultima la sua “lezione” ad Annozero il 10 Marzo scorso) contro la speculazione sui mercati finanziari, definita la “peste del secolo”, senza proporre delle misure condivisibilmente efficaci per arginarne le potenzialità destabilizzanti e non curandosi minimamente delle risoluzioni bipartisan approvate lo scorso Giugno alla Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera che impegnano l’esecutivo italiano a ricercare il consenso nelle sedi internazionali alla proposta di una TTF e lasciando non commentato il disegno di legge per una TTF italiana presentato nella Camera lo scorso autunno dai parlamentari di tutti gli schieramenti ad eccezione della Lega Nord. |
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