1.000 economisti per la Robin Hood Tax![]() Ben 100 gli economisti italiani (scarica l'elenco dei firmatari), provenienti da diverse università italiane, che hanno sottoscritto la lettera. Una risposta che denota come anche a livello accademico vi sia un ampio consenso sull’opportunità di introduzione di questa tassa e sulla sua fattibilità tecnica. Come espresso da uno dei firmatari della lettera, Prof. Leonardo Becchetti Ordinario di Economia Politica presso l’Università di Roma Tor Vergata “La tassa sulle transazioni finanziarie è il metro sul quale la storia giudicherà l’umanità della nostra civiltà. E’ arrivato il momento di capire se la nostra scala di priorità è così distorta da rifiutare il principio che chi ha risorse per operare sui mercati finanziari deve contribuire almeno in minima parte al finanziamento di quei beni e servizi pubblici gravemente eroso dalle conseguenze della crisi finanziaria. Risponde ad un criterio elementare di giustizia per il quale non si vede perché i più deboli debbano pagare le conseguenze di una crisi che non hanno in alcun modo provocato. Si tratta di un segnale importante di cui potrebbero giovare non solo i cittadini, le istituzioni e il settore produttivo non finanziario ma anche il sistema bancario, che rischia di essere penalizzato da risposte regolamentari alla crisi che invece di colpire in modo selettivo le operazioni finanziarie più rischiose penalizzano l’erogazione del credito al settore produttivo”. Questo ampio consenso tra esperti della materia, va a potenziare i risultati di un recente sondaggio condotto in sei Paesi europei da YouGov per conto di Oxfam in cui si rileva che la maggioranza dei cittadini europei è a favore della tassa. In particolare, in Italia il 59% dei cittadini intervistati si è dichiarato pro-TTF.
Economisti di fama internazionale quali Jeffrey Sachs, direttore dell’Earth Institute, Colombia University e consigliere di Ban Ki Moon, segretario generale delle Nazioni Unite;Tony Atiknson, ricercatore senior al Nuffield College, Università di Oxford; Dani Rodrik, Professore di Economia Politica ad Harvard; Ha Joon Chang di Cambridge hanno aderito all’iniziativa che ha riscosso un notevole impatto mediatico conquistando ad esempio la prima pagina del Guardian ed anche ricevendo attenzione da alcuni media italiani (link alla rassegna stampa – articolo di Repubblica). L’auspicio degli attivisti delle campagne in tutto il mondo è che l’autorevolezza e competenza che si cela dietro alla “carica dei 1.000” non venga ignorata dai Governi del G20 e possa rappresentare un ulteriore stimolo affinché al consenso popolare possa presto coalizzarsi un più ampio consenso politico. |
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