Non fare la fine di Stefano

Ecco di seguito un articolo ripreso dalla campagna Non con i miei soldi

 

Marco e Stefano sono due amici. Marco è un giocatore. Ha il vizio delle scommesse, dell’azzardo, non può farne a meno. E’ diventato un giocatore professionista. Vive di quello. Scommette su tutto. Sui risultati delle partite, sulle corse, al casinò, su internet.

Stefano al contrario non gioca. Ha un lavoro, una famiglia numerosa, una vita tranquilla.

Per molti anni le cose a Marco vanno bene. E’ scaltro, vince spesso, quasi sempre. Inizia a contrarre debiti per potere giocare somme sempre più alte. Marco non si gioca solo i soldi suoi, ma anche quelli presi a prestito. Li prende in prestito da giocatori meno esperti e da piccoli risparmiatori. In cambio da loro il 4% netto. Solo finché vince. Per ogni euro di soldi suoi Marco inizia a prenderne in prestito 10, poi 20, poi 50. Si chiama leva finanziaria, e funziona. Marco vince, vince sempre di più. E più vince più si indebita, per continuare ad aumentare le scommesse e l’adrenalina. Non può farne a meno, non solo per vivere. Prima ancora, per lui è una droga. E i piccoli risparmiatori continuano a prestargli i soldi per giocare.

Ogni tanto si incontra con il suo amico. Stefano, con il suo lavoro tranquillo, la sua casetta, la sua famiglia. Che non può permettersi le auto veloci e il lusso sfrenato in cui vive Marco.

(la storia continua sul sito della campagna Non con i miei soldi)

 

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