1000 economisti scrivono al G20 per la TTFMille Economisti (di cui 100 italiani) chiedono al G20 e a Bill Gates: “E’ tempo di una Robin Hood Tax per far pagare la crisi anche agli speculatori”. 13 Aprile 2011 - Mille economisti provenienti da 53 Paesi hanno scritto una lettera ai ministri finanziari del G20 e a Bill Gates per chiedere loro di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) il cui gettito possa finanziare le politiche di lotta alla povertà globale, il contrasto ai cambiamenti climatici e il sostegno alle persone che stanno subendo gli effetti della crisi economia innescata dalla finanza speculativa. La lettera è stata consegnata ai ministri delle Finanze del G20 in occasione del meeting dei ministri stessi che si svolge a Washington. Il testo è stato consegnato anche a Bill Gates, fondatore della Microsoft che, attraverso la sua Fondazione, si è impegnato in prima persona per proporre al G20 opzioni innovative per trovare risorse economiche per finanziarie le politiche di sviluppo e di contrasto ai cambiamenti climatici. La lettera dei mille economisti è l’ultimo segnale in ordine di tempo che testimonia la crescente mobilitazione internazionale a sostegno dell’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, richiesta a gran voce anche dai Governi francese e tedesco e dal Parlamento Europeo. Professori provenienti da molte delle principali università di tutto il mondo – tra cui Harvard, Oxford, Cambridge, La Sorbonne, Berkeley, Kyoto - hanno firmato la lettera. Tra i firmatari appaiono: Jeffrey Sachs, direttore dell’Earth Institute, Colombia University e consigliere di Ban Ki Moon, segretario generale delle Nazioni Unite;Tony Atiknson, ricercatore senior al Nuffield College, Università di Oxford; Dani Rodrik, Professore di Economia Politica ad Harvard; Ha Joon Chang di Cambridge e Christian Fauliau, ex economista senior della Banca Mondiale.
100 sono gli economisti italiani che hanno sottoscritto la lettera. Lettera aperta al ministro TremontiAl Ministro dell’Economia e delle Finanze
On. Giulio Tremonti Roma Roma, 22 marzo 2011 Oggetto: lotta alla speculazione. Cosa fa l'Italia? Egregio Ministro,
ROBIN FOODSi può far pagare agli speculatori finanziari almeno un po' della crisi che hanno provocato? Sì, si può. Con una piccola tassa di mezzo millesimo per cento (0,05%) sulle loro frenetiche vendite e acquisti di titoli (transazioni finanziarie) E adesso organizza ... "Robin Food"
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VI ASPETTIAMO!! Buone notizie (europee) e ambiguità italianeAll’euforia del 17 Febbraio (giornata d'azione globale sulla TTF) fanno seguito l’approvazione della mozione Podimata al Parlamento Europeo l’8 Marzo scorso – che impegna la Commissione Europea a promuovere senza ulteriori indugi l’implementazione della TTF su scala globale e, qualora si riscontrasse la mancanza di consenso nel vertice dei Venti, di favorirne l’implementazione sui mercati continentali. L’11 Marzo scorso in occasione del Consiglio europeo straordinario su pressione franco-tedesca un riferimento alla TTF è comparso esplicitamente nelle conclusioni officiali dei lavori del vertice con l’impegno dei capi di Stato e di governo europei ad un attento e repentino esame degli impatti della tassa applicata su scala regionale. La cancelleria austriaca conferma l’ampliamento del fronte dei Paesi sostenitori della proposta, annoverando però ancora una volta l’Italia fra gli Stati membri che hanno assunto una posizione di aperto scetticismo. Anche se non stupisce, la notizia lascia particolarmente perplessi, se si pensa che il Ministro Tremonti si è più volte scagliato (non ultima la sua “lezione” ad Annozero il 10 Marzo scorso) contro la speculazione sui mercati finanziari, definita la “peste del secolo”, senza proporre delle misure condivisibilmente efficaci per arginarne le potenzialità destabilizzanti e non curandosi minimamente delle risoluzioni bipartisan approvate lo scorso Giugno alla Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera che impegnano l’esecutivo italiano a ricercare il consenso nelle sedi internazionali alla proposta di una TTF e lasciando non commentato il disegno di legge per una TTF italiana presentato nella Camera lo scorso autunno dai parlamentari di tutti gli schieramenti ad eccezione della Lega Nord. UE: il Parlamento vota a favore della TTF. E l'Italia?Roma, 8 marzo 2011 - La campagna zerozerocinque accoglie con grande soddisfazione la decisione del Parlamento europeo che ha oggi approvato a larga maggioranza (529 favorevoli e 127 contrari) in plenaria una risoluzione in cui sostiene l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF). E' di particolare importanza il fatto che il Parlamento ha segnalato che, nel caso in cui non si riuscisse a trovare un consenso a livello globale su questa proposta, l'Unione Europea dovrebbe andare avanti da sola. Secondo il testo della risoluzione, la TTF va adottata ''senza ulteriori ritardi''. La campagna italiana per la TTF da tempo sostiene la fattibilità tecnica e gli enormi vantaggi che questa proposta comporterebbe, anche se introdotta unicamente nell'Unione Europea o nell'area euro. (1) Il voto di oggi è una conferma politica della massima importanza ai numerosi elementi tecnici che sostengono questi argomenti. Una TTF europea costituirebbe anche un segnale di grande forza per una sua successiva introduzione su scala globale. Leggi tutto: UE: il Parlamento vota a favore della TTF. E l'Italia? Altri articoli... |
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