TTF: arriva la direttiva europeaIl testo di direttiva europea sulla Tassa sulle Transazioni Finanziarie costituisce uno sviluppo positivo anche per l'Italia, ma la Campagna ZeroZeroCinque avverte che occorre tenere alta l'attenzione e vigilare sulle trattative per la definizione finale del testo e sul suo futuro recepimento e in tempi brevi.
Roma, 14.02.13 - È stata presentata questa mattina a Bruxelles la direttiva europea per una Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF) per gli 11 Paesi membri che hanno aderito al meccanismo della cooperazione rafforzata (Germania, Francia, Austria, Belgio, Portogallo, Slovenia, Grecia, Slovacchia, Estonia, Spagna e Italia). Incontro Divulgativo sulla Crisi Finanziaria e la Proposta Europea per una Tassa sulle Transazioni Finanziarie
Venerdì 14 Settembre, ARCI Metissage in Via De Castillia 7, Milano.
18:30 – La crisi ? Beviamoci su ! Aperitivo scaccia crisi 20:00 – Presentazione e discussione sulla TTF con Nicola DOTTI, Fabbrica di Nichi Andrea Di STEFANO Direttore della rivista Valori/Campagna ZeroZeroCinque moderatore Pietro RAITANO, Direttore della rivista Altreconomia 21:00 – Proiezione del film “The Inside Job” vincitore Premio Oscar 2011 miglior documentario Regia Charles Ferguson Tassa sulle Transazioni Finanziarie al bivio tra consenso europeo o compromesso europeoLa tassa sulle transazioni finanziarie è stata ieri al centro del dibattito del Consiglio Europeo dei Ministri dell’Economia e delle Finanze (Ecofin). Su sollecitazione di 9 Stati Membri, tra cui anche l’Italia, la Presidenza danese ha accolto la richiesta di accelerare il dibattito sulla proposta di direttiva europea sulla TTF, definendo internamente all’Ecofin e ai suoi gruppi di lavoro un percorso di approfondimento tecnico che possa portare entro giugno 2012 al raggiungimento di un più ampio consenso politico europeo che e quindi all’introduzione della direttiva o all’adozione di soluzioni alternative. Il dibattito trasmesso pubblicamente in video streaming ha dato una panoramica interessante sulle posizioni assunte dagli Stati Membri. Nonostante vi sia un ampio riconoscimento sulla necessità di regolare il settore finanziario attualmente detassato e di imporre misure che possano al contempo ridare stabilità ai mercati e trasmettere un chiaro segnale ai cittadini europei sulla volontà dei Governi di far contribuire equamente il settore finanziario ai costi generati dalla crisi, il raggiungimento di un consenso europeo a 27 sembra ancora lontano per l’ostruzionismo posto da alcuni Stati Membri particolarmente sensibili agli interessi delle proprie lobby finanziarie che additano la TTF come una misura che inciderebbe negativamente sulla crescita e l’occupazione in Europa e che provocherebbe la fuga di capitali verso altre piazze di affari in cui tale tassa non verrebbe imposta. Argomentazioni su cui la stessa Commissione ha già fornito analisi che ne smontano la fondatezza e che verranno ulteriormente approfondite grazie ad ulteriori contributi tecnici che gli esperti della CE stanno predisponendo e che secondo quanto riferito dal Commissario Semeta, verranno presentati al prossimo working party o nella riunione informale dell’Ecofin. Segnaliamo inoltre un recente rapporto degli economisti Stephany Griffith-Jones e Avinash Persaud presentato al PE volto a dimostrare che l’effetto netto della TTF sul PIL sarà positivo (dando risalto alla riduzione della probabilità di crisi future), smontando quindi del tutto le preoccupazioni relative ad una riduzione della crescita e ad un calo occupazionale. Il Presidente Monti ha ribadito per l’Italia pieno supporto alla proposta della TTF a livello europeo, evidenziando una preferenza per l’introduzione della stessa in tutti i 27 Stati Membri. La disponibilità dell’Italia a lavorare per il raggiungimento di un accordo europeo sul tema della TTF rimane immutata, ed associandosi a quanto espresso dal Ministro delle Finanze tedesco Monti ha sottolineato che una mancata intesa a livello globale sulla TTF non dovrebbe essere una buona ragione per paralizzarne l’introduzione a livello europeo. A livello tecnico Monti ha richiamato l’attenzione della Commissione a considerare più approfonditamente la questione dell’impatto della TTF sul costo dei capitali per le imprese, le famiglie e per il settore pubblico. A questo proposito evidenziamo un rapporto recentemente pubblicato dagli economisti Dean Baker e Helene Jorgensen in cui si argomenta come costi più alti delle transazioni possano in realtà migliorare il funzionamento dei mercati finanziari riducendo operazioni speculative e rendendo disponibili maggiori risorse per investimenti di lungo periodo. Il rischio che si intravede nelle discussioni dell’Ecofin di ieri sulla TTF è che invece di cercare un più ampio consenso europeo, l’Europa possa ripiegare su un compromesso in cui cercare una soluzione alternativa alla TTF sulla quale ottenere il consenso di tutti gli Stati Membri. In questo senso si guarda ad esempio all’estensione in ambito europeo della Stamp Duty britannica (alla quale il Regno Unito non dovrebbe opporsi) che però non risponderebbe ad una regolamentazione di tutti gli strumenti finanziari (derivati inclusi) e non sarebbe sufficiente a frenare la speculazione e a generare un gettito significativo da investire per la lotta alla povertà in Europa e nel mondo e per il contrasto ai cambiamenti climatici. Un compromesso volto ad indebolire il disegno della TTF sarebbe inefficace per il perseguimento degli obiettivi posti dalla tassa e tradirebbe lo spirito con cui l’opinione pubblica europea sta ampiamente sostenendo l’introduzione di questa tassa. Un pericoloso boomerang da scongiurare. Un importante risultato verso l'introduzione della Tassa sulle Transazioni Finanziarie22 giugno 2012 - É con soddisfazione che la Campagna ZeroZeroCinque registra gli importati progressi raggiuntisi oggi alla riunione dei Ministri delle Finanze a Lussemburgo e al vertice svoltosi a Roma tra i leader di Francia, Germania, Italia e Spagna. Come auspicato dalla nostra Campagna la prospettiva di procedere all'introduzione di questa tassa per opera di una coalizione di stati europei, attraverso lo strumento giuridico della cooperazione rafforzata, è ora un'opzione reale che chiediamo venga confermata già al prossimo Consiglio Europeo del 28/29 giugno. La conferenza stampa a conclusione del vertice di Roma ha rafforzato quanto emerso all'Ecofin, facendo emergere un sostanziale accordo tra i quattro leader sulla TTF e la volontà di introdurla il prima possibile attraverso la procedura della cooperazione rafforzata, secondo quanto dichiarato dalla Cancelliera Merkel e dal Presidente Hollande. Nello stunt realizzato dalla Campagna ZeroZeroCinque questa mattina, i leader insieme a Robin Hood hanno segnato la rete decisiva. Non solo nella finzione ma anche nella realtà il risultato di oggi è un primo goal di cui essere soddisfatti. Un primo passo in avanti, per una tassa che gode il favore di oltre il 60% dei cittadini europei e che la Campagna ZeroZeroCinque ritiene fondamentale per iniziare a regolamentare il sistema finanziario e per generare un gettito da destinare alle politiche sociali, alla lotta alla povertà nel mondo, al contrasto ai cambiamenti climatici. Conferenza stampa del Presidente del Consiglio Monti a margine del Consiglio Europeo29 giugno 2012 - "Il motivo che ci tratteneva dal dire sì alla Tobin Tax era che ci interessava ottenere quello che adesso abbiamo ottenuto" ha dichiarato il Presidente Monti. L'orizzonte temporale è ora dicembre 2012! L'Italia non può più permettersi di titubare o fare passi indietro. Altri articoli... |
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