Un nuovo sì dal Parlamento Europeo alla Tassa sulle Transazioni FinanziarieA stragrande maggioranza, 487 voti a favore su 685, il Parlamento Europeo ha votato ieri a favore di una tassa europea sulle transazioni finanziarie. La Campagna accoglie molto positivamente questo nuovo importante traguardo e ringrazia gli europarlamentari italiani che hanno sostenuto questa causa. Il Parlamento Europeo ha confermato molti punti delle richieste delle campagne internazionali, anche se su alcuni il confronto è ancora aperto. Ha dimostrato inoltre di dare ascolto alla maggioranza dei cittadini europei che chiede l’introduzione di questa tassa contro la speculazione riconoscendone anche la portata significativa in termini di gettito: secondo le parole dello stesso Commissario Semeta questa piccola tassa può contribuire a sostenere la crescita in Europa e a rispondere a sfide globali quali lo sviluppo e i cambiamenti climatici. Eppure questa schiacciante maggioranza non è stata ancora recepita ieri nelle discussioni tra i Leader europei all’Informal Dinner. Deludente il riferimento alla TTF emerso ieri dalla conferenza del Presidente Van Rompuy: un sostanziale rimando alle discussioni che i gruppi di lavoro e l’Ecofin avranno nei prossimi giorni in vista del Consiglio Europeo di giugno. Per approfondimenti: articolo di Greenreport sul mercoledì della TTF
Perissinotto (Generali) si schiera a favore della TTFdi Andrea Barolini Non solo attivisti, associazioni, sindacati, deputati nazionali ed europei. La proposta di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie comincia a far breccia anche nel top management delle grandi compagnie. Ieri l'Ad del colosso italiano delle assicurazioni Generali, Giovanni Perissinotto, a margine di un convegno tenuto a Milano è uscito allo scoperto, dichiarandosi apertamente favorevole all'introduzione del prelievo fiscale: «Occorre tassare le transazioni non coperte da motivi economici reali. Sarei favorevole a una tassazione di respiro europeo, che colpisca tali operazioni speculative». «Ritengo che la finanza debba essere al servizio dell'economia reale e non fine a se stessa», ha aggiunto poi il dirigente, puntando in particolare il dito contro gli strumenti derivati e speculativi «che aumentano la volatilità dei listini e favoriscono l'allontanamento degli investitori, rendendo i mercati territorio dei super-addetti ai lavori. Basti pensare ad alcuni futures che valgono 20, 30 o 40 volte la produzione». Perissinotto, infine, ha sottolineato come sia fondamentale tornare ad «una finanza costruttiva, dove i capitali cercano impieghi produttivi, concedendo denaro a chi ha idee da realizzare». Ed è significativo che, per raggiungere tale obiettivo, abbia indicato come primo passo proprio l'applicazione di una tassa sulle transazioni, sottolineando gli effetti benefici che essa genererebbe anche se introdotta solamente a livello europeo. Settimane cruciali per la TTF in EuropaLe istituzioni non restino sorde e favoriscano un confronto con la società civile! Riteniamo doveroso condividere con i sostenitori della campagna Zero Zero Cinque i nostri sforzi di interlocuzione pubblica con i rappresentanti delle istituzioni italiane per discutere della proposta di una tassa sulle transazioni finanziarie sostenuta da oltre 50 organizzazioni promotrici della nostra campagna. Milioni di occhi puntati su una proposta di buon senso, facilmente implementabile e dai risvolti senza ombra di dubbio positivi per i cittadini di oggi e le future generazioni. La campagna Zero Zero Cinque ha da sempre cercato di affiancare al lavoro di sensibilizzazione dei cittadini sul tema della necessaria regolamentazione della finanza internazionale (partendo dalla narrazione delle gravi conseguenze che l’avidità, l’azzardo e lo strapotere di pochi grandi attori finanziari ha sulla quotidianità dei più) a un’attività di pressione sulle istituzioni nazionali. Istituzioni che hanno il reale potere di abbracciare e far propria la proposta, persuadere partner europei (in un’epoca in cui l’Europa è chiamata a fare da apripista sulle misure di regolamentazione finanziaria) e favorire il lancio di un primo “granello di sabbia” negli ingranaggi turbolenti della finanza speculativa. La Campagna 005 scrive al Presidente MontiLa Campagna 005 scrive al Presidente MontiPubblichiamo la lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente Monti in vista dei prossimi vertici europei, Consiglio Europeo del 1° marzo ed ECOFIN del 13 marzo. Roma, 24 febbraio 2012
Egregio Presidente p.c. OGGETTO: Consiglio Europeo del 1°marzo e Tassa sulle Transazioni Finanziarie Presidente Monti, Abbiamo apprezzato l’adesione dell’Italia alla lettera recentemente inviata alla Presidenza Danese da nove Stati Membri dell’Unione Europea per accelerare il processo di introduzione di una TTF. Crediamo che tale volontà politica sia sostenuta fra l’altro da un crescente consenso dell’opinione pubblica italiana ed europea. In Italia, già nel 2002, venne presentata una proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione della Tobin Tax. Oggi in Europa, oltre il 61% dei cittadini è favorevole alla TTF che potrebbe, in minima parte, compensare l’iniqua situazione per cui i cittadini si trovano a dover pagare i costi di una crisi che non hanno causato, mentre il settore finanziario è esente da qualsiasi forma di risarcimento. La FTT è percepita da una parte crescente dell’opinione pubblica europea come una giusta misura per controbilanciare le pesanti misure di austerità adottate in tutta Europa e per finanziare i beni pubblici globali. La questione dirimente è ora data sia dal livello di applicazione sia dall’estensione di tale tassa a tutti i prodotti finanziari con una maggiore attenzione a quelli più speculativi. Fin dal Suo insediamento a capo del Governo, Lei ha più volte espresso una posizione favorevole all'introduzione della TTF purché su scala europea. A fronte delle resistenze di alcuni Paesi europei riteniamo tuttavia che sia arrivato il momento di spendersi con coraggio e strategicamente in nome del bene comune. Per questo Le chiediamo di fare in modo che l'Italia si adoperi per introdurre la TTF ricercando una soluzione che veda il consenso del più ampio numero di Stati europei possibile, senza sottostare ad intollerabili posizioni di veto. In occasione del prossimo Consiglio Europeo chiediamo all’Italia di rinnovare un chiaro sostegno alla TTF sottolineando l’urgenza di questa misura sia per rispondere agli obiettivi di regolamentazione della finanza, sia per reperire risorse da destinare per metà ad obiettivi di sviluppo sociale negli Stati Membri, e per metà alla lotta alla povertà nel mondo e al contrasto ai cambiamenti climatici. Ci auguriamo, Presidente, che Lei voglia accogliere la nostra richiesta, con la stessa sollecitudine e determinazione che ha dimostrato in molte altre recenti circostanze. Restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. Cordialmente,
Portavoce della Campagna ZeroZeroCinque G20 a Cannes: il futuro della TTF è europeo?Al vertice del G20 di Cannes la Francia, la Germania e la Commissione Europea chiederanno l’introduzione di una tassa globale sulle transazioni finanziarie. Un accordo sembra difficile, ma l’Europa è decisa ad andare avanti anche da sola con una TTF continentale o regionale. L’Italia – in gravi difficoltà finanziarie e sorvegliata speciale in UE – continua a tergiversare. [di M. Maslennikov] G20. “Al G20 mi batterò per una tassa sulle transazioni finanziarie”. Lo ha dichiarato il 26 Ottobre scorso il Cancelliere Angela Merkel nel suo intervento al Bundestag, il Parlamento tedesco. Decisa ad andare fino in fondo, sfidando persino, piccata, le reticenze statunitensi. “Le nazioni esterne allo spazio europeo che chiedono di fare qualcosa per risolvere la crisi dell’Eurozona, non possono al contempo rifiutare categoricamente l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, che invece l’Unione Europea si prepara ad adottare a partire dal 2014”, avrebbe dichiarato la Merkel alla vigilia del G20 finanziario di metà Ottobre, poco prima di una telefonata con il Presidente Obama sullo stato d’arte della crisi del debito nell’area euro. Che la Germania faccia sul serio e la TTF sia una misura di regolamentazione finanziaria più che auspicata dall’esecutivo Merkel è reso manifesto anche dalle dichiarazioni del Ministro federale delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, che in un’intervista al Financial Times Deutschland del 31 Ottobre ribadiva come la Germania fosse pronta persino a una soluzione limite –l’introduzione di una TTF in via unilaterale. Altri articoli... |
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