La carica dei 350: lettera aperta a Enrico Letta a sostegno della TTF europeaSono più di 350 sigle – un fronte compatto di organizzazioni sindacali, non governative, ambientaliste, associazioni di movimento da tutti i continenti riunite nella campagna internazionale pro TTF - a rivolgersi apertamente, in occasione del vertice del Consiglio Europeo (27-28 Giugno), ai capi di Stato e di Governo di Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna (i paesi della cooperazione rafforzata). Il forte richiamo della società civile internazionale ai leader europei è quello di arrivare in tempi brevi a un accordo in Europa su una tassa ben strutturata, dalla base imponibile ampia, difficilmente eludibile, con proventi da destinare a politiche sociali, ambientali e climatiche; di non cedere alle pressioni delle lobby finanziarie che hanno scatenato nelle scorse settimane una controffensiva lobbystica e mediatica contro una misura efficace e non più rimandabile di regolamentazione finanziaria. Il tempo delle attese è finito! L’Europa faccia da apripista e da esempio per altre nazioni con una propria TTF continentale. I cittadini europei vigileranno sulla risolutezza dei propri leader. Insieme siamo in grado di coprire il controcanto degli araldi spregiudicati del casinò finanziario e di difendere la tanto attesa TTF europea! I negoziati per la tassa europea sulle transazioni finanziarie (TTF) sotto la procedura di cooperazione rafforzata sono in pieno svolgimento. Dopo il voto favorevole (18 giugno) in Commissione ECON al Parlamento Europeo sull’impianto della proposta di direttiva sulla TTF presentata lo scorso 14 Febbraio dal Commissario A. Semeta agli Stati Membri dell’Unione coinvolti nei negoziati e in attesa del voto in plenaria a Strasburgo previsto per inizio luglio, le organizzazioni della società civile internazionale hanno deciso di farsi sentire ancora una volta compatte a sostegno del sempre più indispensabile “granello di sabbia da gettare negli ingranaggi della finanza internazionale”. Di seguito riportiamo il testo della lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta e – per conoscenza - al Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni con l’elenco dei firmatari italiani e internazionali. Il testo della lettera internazionale è inglese ed è lo stesso inviato al Presidente francese Francois Hollande, al Cancelliere tedesco Angela Merkel e agli altri capi di Stato e di Governo della compagine della cooperazione rafforzata.
Lettera al Presidente del Consiglio On. Enrico Letta (pdf)
Un rinnovato e deciso sostegno alla Tassa sulle Transazioni Finanziarie in EuropaIl 18 giugno 2013 la Commissione Affari Economici e Monetari (ECON) del Parlamento Europeo ha approvato con ampia maggioranza l’impianto della tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) elaborato dalla Commissione Europea nella sua proposta di direttiva per gli11 Paesi che hanno aderito alla procedura di cooperazione rafforzata sulla TTF: Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna. Il voto in commissione ECON conferma l’immutato sostegno del Parlamento Europeo per una tassa con un ampio ambito di applicazione, comprendente le azioni, i titoli di stato e i derivati. Nessuna esclusione – paventata prima del voto – dei titoli di debito pubblico dalla base imponibile e dei fondi pensione dalle istituzioni finanziarie soggette a imposta, ma un regime transitorio fino al 1 Gennaio 2013 con tassi più bassi. Tutt’altro che un ridimensionamento della proposta come auspicato dalle lobby finanziarie continentali che hanno tentato vigorosamente di far passare emendamenti restrittivi alla relazione di Ani Podimata. Il voto in Commissione dovrà ora essere ratificato dall’assemblea di Strasburgo con la votazione in plenaria prevista per gli inizi di luglio. Un voto non vincolante quello dell’ECON ma sicuramente rilevante dal punto di vista politico. Al Consiglio Europeo e agli Stati membri coinvolti nei negoziati l’ultima parola! Come campagna ZeroZeroCinque abbiamo già espresso soddisfazione per la proposta di direttiva della Commissione Europea per l’introduzione di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie. Abbiamo anche espresso la nostra preoccupazione per le forti pressioni delle lobby finanziarie nell’ostacolare l’applicazione della TTF. Occorre continuare a mantenere alta l’attenzione e vigilare sul nostrl Governo quando sarà chiamato ad esprimersi sulla tassa in sede negoziale. Suona come un campanello d’allarme il rinvio a Ottobre dei pagamenti della debolissima e lacunosa persino sotto il profilo dell’implementazione “TTF” italiana e della tassazione dei derivati sulle azioni italiane. Dopo il plauso al Governo per la decisione di rinvio, le lobby nostrane cominciano a gran voce a derubricare la tassa italiana, in attesa dei risvolti dei negoziati per una tassa europea. Credete che sia saggio pragmatismo o che nuove pressioni sono in arrivo per ridimensionare il progetto europeo? Non permettiamoglielo! Non lasciamogli campo libero per indebolire o affossare una proposta straordinaria! DIFENDIAMO LA TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE EUROPEA! Tassa sulle transazioni finanziarie: false accuse e verità
Perchè adottare una Tassa TTF fa bene all’Europa e ai mercati finanziari
di Avinash Persaud, Financial Times 29 Maggio, 2013*.
Le lobby finanziarie hanno lanciato un attacco concertato e ad ampio raggio contro il progetto di 11 Paesi europei di introdurre una Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF), sostenendo che l’imposta ucciderà la crescita, rapinerà i pensionati, inasprirà la crisi europea del debito, impoverirà i piccoli imprenditori e altro ancora. Più nello specifico, i principali argomenti degli oppositori della TTF mostrano tre caratteristiche distintive. In primo luogo, sono incoerenti. Ci dicono che l’imposta sarebbe totalmente elusa in quanto non la pagherebbe nessuno. Solo che poi ci dicono che ci porterà al collasso economico e finanziario. Due prospettive che difficilmente potrebbero verificarsi insieme.
Una tassa per contrastare la povertà nel mondoPuò la TTF rappresentare uno strumento per rispondere alle sfide globali in tema di lotta alla povertà e contrasto ai cambiamenti climatici? I Ministri per la cooperazione allo sviluppo di Belgio, Francia e Germania non hanno dubbi sull'efficiacia della TTF ed esortano i Governi degli 11 Stati Membri che introdurranno la TTF in Europa a riflettere sui benefici che questa tassa può portare se indirizzata per obiettivi di sviluppo sociale e di tutela ambientale in Europa e nei paesi poveri con cui l'Europa coopera. Su Le Soir l'editoriale a firma dei Ministri Labille, Canfin, Niebel. E il Governo Italiano è pronto a sostenere questa posizione?
Una pseudo-tassa per non impensierire la finanzadi Andrea Baranes
da Il Manifesto del 25/04/2013 Nuovi attacchi contro la tassa sulle transazioni finanziarie (TTF). Il primo arriva dalla Gran Bretagna della City di Londra, centro nevralgico della finanza globale e da sempre strenua oppositrice di qualsiasi forma di regolamentazione o controllo. Nei giorni scorsi il governo inglese, sostenuto dal Lussemburgo, è arrivato addirittura a muovere un'azione legale presso la Corte di Giustizia Europea per bloccare la proposta avanzata dalla Commissione Europea. Ricordiamo che la TTF è un'imposta dell'ordine dello 0,05% su ogni transazione finanziaria. Gli impatti sono trascurabili per chi opera con orizzonti di lungo periodo, mentre diventano tanto più rilevanti quanto più gli obiettivi sono di breve termine. Si tratta di una delle misure più efficaci per frenare la speculazione e per ridurre l'instabilità sui mercati finanziari. Dopo anni di campagne delle reti della società civile, finalmente a inizio 2013 la Commissione ha pubblicato una propria bozza di direttiva, che deve ora essere discussa e approvata dalle altre istituzioni europee. Gli attacchi dei due Paesi dell'UE che più hanno fondato le loro economie sulla completa deregolamentazione finanziaria non sono quindi una sorpresa. Lo è invece la dichiarazione di pochi giorni fa del ministro dell'Economia Grilli, secondo il quale l'Italia è pronta a bloccare l'intero processo europeo se non verranno esclusi dalla TTF i titoli di Stato. Leggi tutto: Una pseudo-tassa per non impensierire la finanza Altri articoli... |
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